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CRV - Approvato Pdl 302 'Norme per la tutela, lo sviluppo e la promozione dell'artigianato veneto'

PressRelease

CRV - Approvato Pdl 302 'Norme per la tutela, lo sviluppo e la promozione dell'artigianato veneto'

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Oggi in Consiglio regionale del Veneto

02 ottobre 2018, 18:27

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Politica - Il Consiglio approva il Progetto di legge n. 302 'Norme per la tutela, lo sviluppo e la promozione dell'artigianato veneto'

(Arv) Venezia 2 ott. 2018 - Il Consiglio regionale del Veneto, nel corso della seduta di oggi, ha approvato il Progetto di legge n. 302 di iniziativa della Giunta regionale “Norme per la tutela, lo sviluppo e la promozione dell'artigianato veneto”, illustrato in Aula dall’Assessore regionale Roberto Marcato, relatore il Presidente della Terza commissione consiliare permanente Sergio Berlato (FDI-MCR), correlatrice la Consigliera regionale Cristina Guarda (Lista AMP).

Il disegno di legge abroga la previgente legge regionale 31 dicembre 1987, n. 67 “Disciplina dell'artigianato” e riforma in maniera organica la disciplina di settore, con una dotazione finanziaria di oltre 20 milioni di euro ai fini della promozione dell’artigianato e a sostegno delle produzioni artigiane nelle loro diverse espressioni. Se da un lato viene confermato, ad esempio, il ruolo delle camere di commercio in materia di gestione dell’albo delle imprese artigiane, dall’altro si introduce la figura del maestro artigiano - titolo attribuito dalla Regione - operante nella cosiddetta bottega scuola, scelta finalizzata alla trasmissione delle conoscenze e dei mestieri

“Si tratta di un momento storico per l’economia del Veneto - ha affermato a margine dei lavori l’Assessore regionale Marcato - ed era giusto approvare una norma di rilievo straordinario che potesse essere di aiuto per tutto il settore, peraltro scritta assieme agli stessi artigiani. Anche la dotazione finanziaria è importante, ma la soddisfazione più grande si è avuta con la condivisione del provvedimento da parte di tutte le forze rappresentate in Consiglio. Al centro del sistema ci sarà la figura del maestro artigiano e la bottega scuola, due innovazioni che consentiranno alle nuove generazioni di continuare il lavoro dei padri: la trasmissione di sapere tra generazioni è determinante per continuare a fare impresa, così come l’aver messo a sistema attraverso la nuova legge il mondo dell’impresa, dell’istruzione e dell’università, un partner scientifico, quest’ultimo, decisivo per restare competitivi a livello economico nel mondo”.

“L’artigianato costituisce la spina dorsale dell’economia veneta - ha puntualizzato il Relatore in Aula della legge, il Presidente della Terza commissione Sergio Berlato - quella approvata oggi è una legge innovativa che garantisce maggiore competitività alle imprese artigiane attraverso la sburocratizzazione che troppo tempo fa perdere ai nostri imprenditori. Un provvedimento che nulla ha a che vedere con le decisioni prese a livello nazionale, ad esempio il decreto dignità e quella relativa al reddito di cittadinanza: la legge approvata oggi va in direzione opposta, guarda al mondo delle imprese senza concessioni alla visione tipica di una sinistra ormai sorpassata”.

“Gli artigiani veneti, con il loro bagaglio di esperienza, conoscenza e intraprendenza hanno chiesto responsabilmente di creare sinergie con l’istituzione regionale - ha affermato a margine dei lavori d’Aula la Correlatrice Cristina Guarda - ed è proprio per questo motivo che siamo arrivati oggi coesi all’approvazione del progetto di legge apprezzando quelle politiche che sono capaci di tracciare obiettivi lungimiranti e con processi partecipati. Una prassi che mi auguro venga mantenuta anche in futuro e venga rispettata, ed è proprio perché teniamo particolarmente e crediamo agli obiettivi che sono stati posti con questa legge che andremo a monitorare attentamente la sua applicazione. Lo faremo perché chiediamo che la regione valorizzi gli investimenti e le imprese capaci di creare valore aggiunto non tramite contribuiti a pioggia o valutazioni tramite griglie di punti”.

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