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Primi dati sul turismo 2021 in Puglia: un successo in tutta la regione

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Primi dati sul turismo 2021 in Puglia: un successo in tutta la regione

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Responsabilità editoriale di GO BUSINESS SRL

I dati relativi alle ultime settimane di Luglio e alla prima metà di Agosto parlano chiaramente del successo del turismo in Salento: in Puglia, le cifre relative alle vacanze 2021 raggiungono quelle del 2019.

26 agosto 2021, 20:21

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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I primi resoconti raccolti all’indomani della settimana di Ferragosto parlano chiaramente di strutture alberghiere operanti al massimo delle loro possibilità, spiagge sature, eventi culturali e movida talvolta sfrenata (come in alcune zone di Porto Cesareo e Gallipoli); in breve, il quadro è tanto variegato da ricordare i risultati e le esperienze conseguite dalla regione Puglia nell’Estate 2019, quando ancora la pandemia da Covid-19 non aveva intaccato turismo ed economia.

I numeri del traffico passeggeri pugliese

A parlare sono cifre quali quelle dei voli e dei passeggeri in transito negli aeroporti di Bari e Brindisi: il traffico passeggeri in questi due scali raggiunge la vetta di 850mila unità; un valore di tutto rispetto, in cui spicca la percentuale di turisti nazionali su quelli stranieri. Un elemento non casuale, se si considera che – nelle parole di Emiliano e dell’assessore regionale alla cultura Bray – la Puglia ha puntato molto sul turismo di prossimità, cogliendo una tendenza tutta italiana nell’Estate 2021 (complice anche l’andamento della pandemia).

Si è dunque rivelata efficace la strategia di puntare sulla rete aeroportuale pugliese: soltanto supportando e potenziando questa stessa rete si è potuto raggiungere un risultato notevole come quello del 2019, anno in cui il turismo era ancora libero da qualsiasi restrizione legata a qualsivoglia emergenza sanitaria. Il volume di traffico raggiunto quest’anno resta un picco assoluto, specie se si considera l’evidente ripresa delle attività turistiche nell’era Covid.

Il turismo in Puglia e le ragioni del suo successo

Quella del successo del turismo in Puglia è – in realtà – la ritrovata conferma del valore e della bellezza di una regione che, ormai da anni, si è imposta nel panorama estivo, culturale e turistico a livello mondiale. Il fatto che se ne parli soprattutto in Estate, tuttavia, non deve trarre in inganno e lasciare intendere che il Salento sia ricco di solo mare (anche se “le Maldive del Salento” della zona di Pescoluse potrebbero far pensare diversamente).

Nella regione del Salento si intrecciano movida, tradizioni culturali di enorme ricchezza e bellezze artistiche di spiccato rilievo. L’investimento sul turismo di prossimità, gli itinerari enogastronomici, le spiagge dalla bellezza difficilmente eguagliabile e i paesaggi delle campagne più interne sono tutti elementi che hanno giocato un ruolo essenziale nel successo di quest’anno, che sfida le regole rigidamente imposte dalla pandemia globale e dal coronavirus.

Il successo della regione ha attirato anche l’attenzione di vip e personalità di spicco straniere, che hanno deciso di investire in alcune masserie dell’entroterra pugliese: elemento, questo, che, di rimando, non fa che valorizzare ulteriormente – agli occhi dei turisti italiani – il valore del paesaggio salentino. Un paesaggio che dalla sua vanta già località notevoli quali Alberobello, con i suoi iconici trulli, e Ostuni, con i suoi itinerari enogastronomici. Indimenticabili anche Bari e la città barocca per eccellenza, Lecce.

I paesaggi del Salento: una bellezza a rischio

Le acque cristalline che caratterizzano la costa pugliese, le dune di alcune spiagge più appartate e ricercate sono tutte attrattive che sostengono il turismo nella regione. Il mare incontaminato, tuttavia, rischia di non rimanere tale ancora a lungo, stando agli ultimi report di Legambiente.

L’allarme è chiaro: la pressione dell’uomo – nelle vesti del turista contemporaneo – rischia di rivelarsi insostenibile per i delicati equilibri dell’ambiente. L’inquinamento prodotto dalle auto parcheggiate alle spalle delle spiagge, la spazzatura abbandonata dai vacanzieri, i resti lasciati alle spalle dai turisti più o meno irresponsabili: la pressione sull’ambiente rischia di diventare insostenibile e i paesaggi tanto preziosi rischiano di perdere parte della loro ineguagliabile ricchezza.

A questo allarme lanciato da Legambiente, si lega anche il problema della sicurezza in zone sature come quelle di Porto Cesareo. Entro fine Agosto si prevede che avranno soggiornato in questa località un milione di persone (senza considerare i dati non ufficiali, che potranno essere stimati solo a Ottobre), con conseguente pressione insostenibile per i controlli e per l’ambiente.

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