TORINO - L'aumento del prelievo fiscale sulle fondazioni bancarie, deciso dalla Legge di Stabilità, è un brutto colpo, ma la Compagnia di San Paolo, primo azionista di Intesa Sanpaolo, resiste e addirittura riesce a stanziare più risorse. I risultati delle attività 2014 e i programmi per il 2015 sono stati illustrati dal presidente Luca Remmert e dal segretario generale Piero Gastaldo in un incontro dal titolo 'Capitale paziente, la cifra della Compagnia', al Teatro Regio di Torino. Al dibattito ha partecipato Carlo Petrini dell'associazione Slow Food. Nel 2015 la Compagnia dovrà pagare 14 milioni di euro in più ma erogherà comunque 137 milioni di euro a fronte dei 135,3 del 2014 (le risorse per far fronte ai maggiori oneri verranno recuperate con un ritocco dell'accantonamento facoltativo alla riserva per l'integrità del patrimonio). Le politiche sociali restano al primo posto con 50 milioni di fondi, seguite da ricerca e istruzione superiore (44 milioni). Rilevante anche l'impegno per il patrimonio storico-artistico (16,5) e per le attività culturali (15,5) con la conferma del sostegno ai grandi progetti pluriennali tra i quali spiccano Polo Reale e Museo Egizio. Ammontano a 6 milioni le erogazioni nell'ambito della sanità. A questi importi si aggiungono 400 mila euro per il Fondo nazionale Acri per iniziative delle fondazioni e 5,1 milioni per i Fondi speciali per il volontariato. Polemico Remmert sul nuovo sistema di tassazione introdotto dalla Legge di Stabilità: "Comprendo che tutti debbano fare dei sacrifici e che ci sia un disperato bisogno di risorse per far ripartire l'economia - osserva - ma non capisco come si possano sottrarre risorse al territorio in modo così miope". "Per la Compagnia - spiega Gastaldo - sostenere o ideare un progetto significa partecipare concretamente alla realizzazione del bene comune e oggi la ripresa dei processi di sviluppo dei territori in cui operiamo è al centro del nostro impegno". Remmert ribadisce inoltre che non ci sarà la fusione con la Fondazione Carige e non nascerà la Fondazione Nord Ovest. Nel 2014 la Compagnia ha approvato 812 progetti: il 57,75% a Torino, il 15,75% in Piemonte e Val d'Aosta, l'8,83% in Liguria. Il valore di mercato del portafoglio di attività finanziarie a fine dicembre 2014 ha raggiunto i 6,7 miliardi di euro, 1,26 miliardi in più rispetto a fine 2013 e ha realizzato complessivamente una performance pari al 23%. La partecipazione in Intesa Sanpaolo (che a fine 2014 contribuiva per una percentuale pari al 55,4%) ha permesso di conseguire un rendimento complessivo del 38% (75 milioni di euro di dividendi per la Compagnia), mentre il portafoglio gestito ha conseguito un rendimento lordo pari al 10%. Nessuna intenzione di intervenire sulla gestione della banca, ma sulla governance - dice Remmert - la Compagnia darà il suo contributo.
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