Erbe spontanee, burro d'alpeggio,
antichi mais piemontesi e vini autoctoni in una cena di gala al
Castello del Masino, a Caravino, che tiene insieme il passato e
il presente della tradizione enogastronomica del territorio
Canavese. È La terza edizione del 'Gran Galà delle erbe
spontanee' che si terrà l'8 maggio a cura dell'associazione
Ristoranti della tradizione canavesana, in collaborazione con la
Camera di commercio di Torino e Ascom Confcommercio.
"Il gruppo di ristoratori del Canavese ha saputo portare
avanti i piatti della tradizione canavesana. La valorizzazione
delle erbe è uno dei temi che hanno sempre portato avanti con
caparbia e capacità. Noi vogliamo spingere il turismo della
città di Torino anche nelle zone meno conosciute del Piemonte e
che invece sono ricche di cultura", ha commentato Maria Luisa
Coppa, presidente Ascom Confcommercio Torino.
In rappresentanza dei Ristoranti della tradizione canavesana
sono intervenuti all'evento di presentazione il presidente Luca
Berolatti e Doriano Regruto. "I produttori di vino del Canavese
hanno fatto grandi passi avanti perché vent'anni fa nessuno li
conosceva - ha detto Berolatti - Noi riuniti in un'unica
associazione portiamo avanti temi di intreccio tra turismo,
enogastronomia e cultura, che sono rappresentati in questa cena
dell'8 maggio al Castello di Masino.
Ringrazio la Camera di commercio e l'Ascom che ci sostengono e
ci aiutano economicamente e nella gestione dei progetti. - ha
proseguito Berolatti - Questo progetto nasce riconoscendo la
biodiversità nel Canavese, inizialmente nella Val chiusella dove
la biodiversità delle erbe spontanee è ampissima. Quest'anno ci
siamo riallargati alla nostra missione: noi portiamo avanti la
tradizione enogastronomica del territorio rielaborandola al
2024. Ci sono quindi le erbe spontanee non solo della Val
Chiusella, ma anche erbe che crescono ad altezze inferiori".
Il costo della cena è sessanta euro e i posti sono limitati.
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