"In Piemonte il turismo è cresciuto
molto. Il 2023 lo abbiamo chiuso con +9% di persone che sono
venute e hanno soggiornato. Il 52% dei turisti che sono venuti
nella nostra regione vengono dall'estero. Dobbiamo continuare a
investire, il nostro è un turismo motivazionale, non siamo
Venezia e non siamo la Toscana, ma siamo in grado di dare la
motivazione dell'evento, da quelli sportivi a quelli di cultura
ed enogastronomia". Lo ha ribaditoil presidente della Regione
Piemonte Alberto Cirio in collegamento al convegno 'Destinazione
Piemonte presente e futuro del turismo regionale' organizzato,
al Circolo dei lettori di Torino. dall'Associazione italiana
Agenti di viaggio,
"Finalmente abbiamo una regia che è quella del ministero del
turismo", ha commentato Gianluca Caramanna, deputato e primo
consigliere del ministero del Turismo - Abbiamo cambiato
l'approccio: basta parlare solo di arrivi e di presenze, ma
ragionare sui fatturati delle aziende".
Al convegno è intervenuto anche Maurizio Marrone, assessore
regionale alle Politiche sociali: "In Piemonte nel 2019 quando
si è insediata la nostra legislatura il peso del turismo sul del
PIL era al 7% ora è al 10%. - ha commentato - Come responsabile
delle politiche sociali, ho promosso finanziamenti per rendere
accessibile la via Francigena anche alle persone con disabilità
motorie e sensoriali. Torino però deve concentrarsi di più sul
potenziamento delle infrastrutture turistiche. È essenziale
anche potenziare l'aeroporto e accelerare lo sviluppo dell'alta
velocità, data la vicinanza con la Francia e l'Europa oltre le
Alpi".
L'assessore al Turismo della Città di Torino, Domenico
Carretta, ha sottolineato che "i numeri sono figli di strategie
messe in campo. Il 16% di affluenza turistica in più, nel 2023,
solo su Torino, indica che c'è un lavoro di squadra con privati,
Camera di commercio e istituzioni e che i grandi eventi sono
solo una parte di questa strategia".
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