"Noi rispettiamo le norme
unionali, quindi gli aiuti di Stato sono normati dal quadro e,
in questo caso, non c'è stato bisogno di niente. Il sostegno a
Campari l'hanno dato i milioni e milioni di cittadini del mondo
che hanno comprato questo prodotto. In particolare in Germania
la crescita è stata esponenziale. Ma non solo, anche in America
Latina. Questo è l'aiuto alle aziende. Non aiutiamo, in
particolare, aziende e certamente non andiamo oltre i parametri
consentiti dall'Unione europea. Noi con la promozione, con la
qualificazione dei lavoratori cerchiamo di essere di supporto".
Così il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e
delle Foreste Francesco Lollobrigida, rispondendo alla stampa
estera a margine dell'inaugurazione della nuova linea di
imbottigliamento Aperol nello stabilimento di Novi Ligure
(Alessandria) di Campari Group.
"Quando parliamo di multinazionali come questa - ha
aggiunto - hanno un approccio dinamico al mercato. Ma anche con
altre che non sono italiane abbiamo un rapporto di serenità,
purché sviluppino anche occupazione sul territorio nazionale, da
McDonald's alla Coca Cola. Siamo la nazione della piccola e
media impresa, non delle multinazionali e quindi la nostra
esperienza su questo è molto marginale. Anche se il Piemonte ha
Ferrero, ha Campari, ha altri soggetti che nel mondo hanno avuto
la capacità di offrire qualità e lavoro. Il modello italiano è
il modello della qualità. Il nostro approccio va dalle
tecnologie alla qualità del fashion o del cibo. Questi sono
elementi di forza che abbiamo e ci vengono riconosciuti. Credo
che per tutti voi anche nel sentire comune l'Italia è il Paese
associato alla qualità. Questo è quello che difendiamo. Siamo
una nazione molto piccola come dimensioni, quindi sulla quantità
non concorriamo quasi su niente, mentre sulla qualità crediamo
di essere ai primi posti".
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