"E' doveroso essere presenti per
una questione di rispetto, perché chi ricopre ruoli
istituzionali deve adoperarsi per mantenere vivo il ricordo":
così il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano
Allasia, che oggi ha partecipato alla cerimonia in
commemorazione dei "partigiani caduti, incarcerati e torturati
nella Caserma La Marmora" di via Asti a Torino.
"Questa caserma - ricorda Allasia - dopo l'8 settembre 1943
si trasformò in luogo di detenzione, violenza, tortura e morte
per tutti coloro che erano sospettati di complicità e legami con
la Resistenza. Un simbolo di quella Torino che si oppose al
regime nazi-fascista".
"Le parole che nel 1962 il Comando della divisione Cremona
imprese su una lapide proprio nel fossato dove avvenivano le
fucilazioni all'interno della caserma - sottolinea - sono
infatti: 'qui caddero i valorosi patrioti torinesi martiri della
resistenza 1943-1945'. Con l'avvicinarsi della festa della
Liberazione, ho preso parte alla commemorazione di tutti i
partigiani che qui furono ammazzati, incarcerati e torturati.
Non possiamo dimenticare il sacrificio di uomini e donne della
nostra città".
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