/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Peste suina: iniziata posa rete anti-cinghiali in Piemonte

Peste suina: iniziata posa rete anti-cinghiali in Piemonte

Da Ponzone, nell'Alessandrino. Finora al nord-ovest 136 casi

ALESSANDRIA, 01 giugno 2022, 16:55

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

E' iniziata in provincia di Alessandria la posa della rete di contenimento per limitare i movimenti dei cinghiali e, di conseguenza, il propagarsi della Peste suina africana che tra Piemonte e Liguria si è già manifestata in 136 casi, da fine dicembre. L'installazione è partita a 720 metri di altitudine, nel comune di Ponzone (Alessandria) e la recinzione sarà progressivamente portata fino al territorio di Voltri (Genova). "Rispettiamo le leggi europee e nazionali. In queste settimane - ha detto Fabio Carosso, vicepresidente della Regione Piemonte con delega al coordinamento gestione Psa - quando eravamo in attesa del lavoro di sindaci e tecnici, in costante contatto con ministero della Salute, Regione e Province, c'erano uomini che hanno visitato, controllato, misurato per poter fare un lavoro effettivamente semplice, anche che non disturbasse troppo le persone che abitano in queste zone. Oggi si parte, finalmente, perché grazie a queste reti mettiamo in sicurezza il territorio, ma possiamo anche permettere a chi vive in queste zone di tornare alla normalità".
    In parallelo, si procederà "come da accordi con Ispra e il ministero, al depopolamento dei cinghiali: è stato approvato - ha ricordato Carosso - un piano di abbattimento di questi animali che, essendo in quantità così elevata, creano questo problema e diffondono questo virus con una rapidità che non possiamo permetterci".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza