(ANSA) - BIELLA, 04 MAG - La Procura di Biella ha concluso,
dopo due mesi, le indagini sui tamponi facili in carcere con la
richiesta di rinvio a giudizio per 25 persone, tra cui l'ex
direttore Tullia Ardito e l'ex comandante della polizia
municipale. Il reato contestato è quello di peculato: per tutti
l'accusa era di aver fatto uso in modo disinvolto dei tamponi
Covid destinati ai detenuti per scopi personali.
Il caso riguardava in tutto 51 persone: agenti, educatori,
personale infermieristico e amministrativo, ma anche amici e
parenti. I tamponi riservati ai detenuti del carcere venivano
praticati anche a loro, fatti entrare nella struttura evitando
di andare in farmacia o in ospedale e, quindi, senza pagare.
(ANSA).
Tamponi facili in carcere, 25 richieste di rinvio a giudizio
Procura Biella, chiusa inchiesta in 2 mesi. Accusa è peculato
