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Torino: sit-in davanti al Comune per l'imbarco Perosino

Torino: sit-in davanti al Comune per l'imbarco Perosino

'Siamo lì dal 1937 e vorremo continuare a lavorarci'

TORINO, 21 marzo 2022, 20:02

Redazione ANSA

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Protesta davanti al Municipio per chiedere alla Città di Torino di portare avanti l'attività dell'Imbarco Perosino, storico ristorante sulle rive del Po che ha di recente ricevuto lo sfratto. Ad organizzarla Anna Carla de Costner, figlia di Graziella Perosino, 82 anni, nata nella casa-ristorante sul Po diventata negli anni uno dei luoghi simboli del Valentino frequentato da artisti, studenti della vicina facoltà di Architettura, turisti. La casa venne acquistata nel 1937 dal nonno di Anna, Alberto Perosino, maestro d'ascia.
    Una legge regionale, nel 1977 trasformò però tutte le sponde del fiume in proprietà demaniale, ma solo dieci anni fa il Comune applicò la legge aumentando il canone d'affitto. Da lì la causa intentata dalla famiglia Perosino, la morosità e lo sfratto. "Domani è previsto un incontro con la vicesindaca Michela Favaro - dice Anna Perosino - non so cosa ci aspetta, ma non sono ottimista. Noi vorremmo cercare un accordo per continuare a tenere aperto un luogo simbolo di Torino. Sappiamo che è in progetto un piano di riqualificazione della zona, ma perché non proseguire insieme? Non abbiamo grosse disponibilità economiche, ma molta voglia di partecipare alla valorizzazione del Valentino. Per anni siamo stati un presidio in un parco che, invece, in molti casi è stato abbandonato".
   

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