Partenza a rilento per i saldi a
Torino, con negozi più affollati nel pomeriggio. Bene le
vendite in centro, meno nelle periferie. Buona affluenza anche
al Torino Outlet Village, con "un movimento superiore alla media
settimanale", spiega il direttore Luca Frigeri.
Fra il 30 e il 50% gli sconti: abbigliamento e calzature gli
articoli più ricercati, in crescita articoli sportivi (+7,7%) e
accessori (+5,8%). Più gettonati i capispalla, gli abiti da
uomo, l'oggettistica per la casa, l'intimo, ma anche
l'elettronica. Il 50% spenderà nei negozi di fiducia. Ascom e
Confesercenti, che avrebbero preferito la partenza dei saldi il
sabato, sperano nel 'week end lungo dell'Epifania'. Per la
Confesercenti è "un avvio soddisfacente, visto che molti sono
al lavoro e una parte dei torinesi è fuori città, con uno
scontrino medio che non supera il budget 150-180 euro emerso
dal sondaggio fra i consumatori".
"Anche quest'anno i saldi sono l'occasione per testare la
propensione all'acquisto dei torinesi e il sentiment degli
operatori che sperano di recuperare in parte le vendite
natalizie non soddisfacenti. I saldi al 50% sono il segnale
della voglia degli imprenditori di recuperare la normalità
svuotando i magazzini e offrendo una occasione imperdibile per
la clientela di acquistare un capo importante a cui si era
rinunciato, nonostante le tredicesime, a dicembre. Le imprese
sono speranzose di un ritorno alla normalità per tutti",
commenta Maria Luisa Coppa, presidente dell'Ascom. "Al di là
dell'andamento di questa prima giornata - aggiunge Giancarlo
Banchieri, presidente di Confesercenti - rimane un problema più
generale: l'attuale formula delle vendite di fine stagione
mostra sempre di più la corda, stretta fra promozioni continue e
concorrenza del web".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA