Si chiamano trackers e sono dei
barattoli di plastica 'sentinella', con al loro interno un
rilevatore di posizione Gps. L'Autorità di Bacino Distrettuale
del Fiume Po, e la Fondazione Sviluppo Sostenibile, ne ha
lanciati oggi una ventina nel Po, a Torino. Monitoreranno in
questo modo il viaggio che i rifiuti di plastica fanno nel
principale fiume italiano, per scoprire i punti in cui si
accumulano e, quindi, eliminarli.
Mapp, questo il suo nome, è il primo innovativo progetto su
scala nazionale di questo tipo e il secondo in Europa dopo un
primo esperimento in un tratto della Senna a Parigi. A
presentarlo oggi a Torino c'erano Meuccio Berselli, segretario
generale dell'Autorità distrettuale, e Giuseppe Dodaro,
coordinatore del Capitale Naturale di Fondazione Sviluppo
Sostenibile.
Nella sede della Regione Piemonte si è tenuto anche un
seminario sulla presenza delle plastiche nel Po e sulla
strategie per la loro eliminazione. "Dai dati delle nostre
rilevazioni - spiega Berselli - i quantitativi di plastica nel
fiume, benché rilevanti, sono molto inferiori a quelli previsti.
Forse anche per mancanza di studi approfonditi sul campo in
quanto generalmente si tende a studiare di più tale inquinamento
nei mari. Resta fondamentale rintracciare il fenomeno e
contrastarlo".
La posa dei restanti trackers proseguirà nei prossimi giorni
all'Isola Serafini (Piacenza) e in prossimità del delta a
Pontelagoscuoro nel ferrarese.
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