La cooperativa Cantina Terre del
Barolo ha chiuso l'ultimo bilancio, approvato dai soci per
corrispondenza, con una crescita del fatturato pari al 4%,
toccando i 16 milioni e 380 mila euro. "La possibilità di
produrre tutti i grandi vini della Langa - spiega il direttore
Stefano Pesci - ci permette di essere presenti in modo
competitivo nei vari mercati. Stiamo affrontando con grande
resilienza la crisi globale, riuscendo a soddisfare i clienti
nella differenziazione della richiesta.
I primi mesi dell'anno fiscale (chiuso al 31 agosto 2020, ndr)
sono stati estremamente positivi con una crescita a doppia cifra
che ci ha permesso poi di affrontare la seconda parte dell'anno,
con i lockdown e l'emergenza sanitaria". Per il presidente Paolo
Boffa "l'incertezza globale continua ma il mondo del vino sembra
aver ragionato bene per una ripartenza: c'è consapevolezza e,
grazie a mercati come quelli del Nord Europa, Nord America e
dell'Asia, i nostri vini continuano ad essere acquistati con
costanza".
Riguardo al futuro, tra le parole d'ordine della Cantina
Terre del Barolo c'è la "sostenibilità: primariamente a livello
economico, - sottolinea Pesci
- con attività operative molto attente e prudenti, ma anche per
quanto riguarda l'impatto su tutte le attività agricole e
produttive per rendere queste nostre terre un vero patrimonio
paesaggistico e naturale anche per le generazioni future".
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