Il Mao di Torino riapre
mercoledì 3 febbraio con una ricca offerta di novità tra cui
l'esposizione, nella Galleria Giapponese, di paraventi a sei
ante e di spade giapponesi (katane) provenienti dai depositi del
museo che da mesi li espone a rotazione. Si tratta di raffinati
paraventi con immagini eteree, raffiguranti storie, come la
leggenda della Sorgente dei Fiori di Pesco e altre immagini
bucoliche. Tra le spade giapponesi esposte fino al 20 aprile,
anche una katana gigante, di 81 centimetri, del 1530 a firma
Iystsugu.
Tra le altre novità. la sezione di Stasi frenetica, una
selezione di 10 opere 'orientaliste' di Artissima 2020 e le 4
opere di altrettanti street artist del progetto Mao meets Urban
Art.
Praticamente 'nuova', al netto dei pochi giorni di apertura
prima dell'ultimo lockdown dei musei, è anche la grande mostra
'China goes Urban. La nuova epoca della città', a cura del
Politecnico di Torino e di Prospekt Photographers con la
Tsinghua University di Pechino.
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