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Museo Accorsi, Torino dell'Ottocento raccontata da Bossoli

Museo Accorsi, Torino dell'Ottocento raccontata da Bossoli

In mostra 90 opere, tra dipinti e foto, sulla vita in città

TORINO, 07 ottobre 2020, 10:11

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un articolato percorso tra i luoghi e la vita quotidiana della Torino dell'Ottocento, attraverso dipinti, fotografie e immagini animate. Apre oggi al Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto la nuova mostra 'Cronache dall'Ottocento. La vita moderna nelle opere di Carlo Bossoli e nelle fotografie del suo tempo', curata da Sergio Rebora con la collaborazione di Daniela Giordi. L'esposizione, che annovera una novantina di opere - una cinquantina di dipinti e una quarantina di fotografie - si avvale dell'apporto di nuclei collezionistici privati, in alcuni casi inediti, come quello appartenente alla Collezione Litta di Vedano al Lambro (Milano), e di prestigiosi prestiti di istituzioni pubbliche, tra cui il Museo del Risorgimento di Torino, la Galleria d'Arte Moderna di Torino, l'Archivio di Stato di Torino, il Museo Vincenzo Vela di Ligornetto, il Museo del Risorgimento di Milano e i Musei Civici di Varese.
    La mostra, che si potrà visitare fino al 31 gennaio, è organizzata in cinque sezioni. La prima è dedicata alla quotidianità nei centri urbani della penisola italiana, con un'attenzione particolare per Torino, ritratta nelle sue piazze e nelle sue strade in momenti di svago e di festa, ma anche nelle attività lavorative di tutti i giorni. La seconda sezione riguarda, invece, gli eventi politici e bellici di cui Bossoli è stato testimone a partire dalle drammatiche vicende delle Cinque Giornate di Milano del marzo 1848. Nella rappresentazione pittorica, come in quella fotografica, fanno inoltre il loro ingresso, nella terza sezione della mostra, le immagini delle nuove infrastrutture che recarono un notevole ammodernamento alla vita del Paese, come le ferrovie che videro il Piemonte sabaudo all'avanguardia.Nella quarta sezione sono presenti le immagini ispirate al tema dell'esotismo, centrale per la società e la cultura del diciannovesimo secolo, con la produzione di vedute a tempera e a olio dedicate ai paesaggi russi, della Crimea, della Turchia e del Marocco.La mostra si chiude con le vedute di ville e di giardini storici,
   

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