"A volte Torino sembra un paio di decenni indietro nei confronti dei differenti tipi di persona. Sono stanca di entrare nei negozi e avere la sensazione che il titolare si aspetti che ruba". Eni Aluko, calciatrice che la scorsa settimana ha lasciato la Juventus per tornare in Inghilterra, si sfoga così in una intervista al The Guardian.
"Ci sono non poche volte in cui arrivi all'aeroporto - aggiunge - e i cani antidroga ti fiutano come se fossi Pablo Escobar...".
L'attaccante nigeriana, naturalizzata britannica, precisa "di non avere avuto esperienza di razzismo dai tifosi della Juventus né tantomeno nel campionato di calcio femminile, ma il tema in Italia e nel calcio italiano c'è ed è la risposta a questo che veramente mi preoccupa, dai presidenti ai tifosi del calcio maschile che lo vedono come parte della cultura del tifo".
La giocatrice invita la società, per continuare ad attrarre i talenti dell'Europa dall'Italia, a "farli sentire a casa".
Questa, conclude, "è una parte importante di un progetto a lungo termine".
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