Dopo 50 anni la Procura di Torino
riapre le indagini sull'omicidio di Martine Beauregard,
prostituta 25enne di origini francesi trovata morta vicino
all'ippodromo di Vinovo il 18 giugno 1969.
La testimonianza della moglie di un imprenditore edile, che
lo scorso anno si è presentata alla squadra mobile di Torino, ha
aperto una nuova pagina sul delitto: il marito, in punto di
morte, le ha confessato che suo zio era coinvolto nell'omicidio
della bella Martine. L'uomo, subito dopo il ritrovamento del
cadavere della ragazza, si era trasferito in Sud America. Per
l'omicidio di Martine erano stati arrestati prima il compagno e
protettore Ugo Goano, assolto per insufficienza di prove nel
'71, poi Carlo Campagna, detto Charlie Champagne. La sua
confessione non era risultata credibile e anche lui era stato
ritenuto estraneo all'omicidio. Le indagini sono coordinate dal
pm Andrea Padalino. Il vecchio fascicolo, però, non si trova: è
misteriosamente scomparso anni fa dagli archivi di Palazzo di
Giustizia.
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