Una educatrice torinese di una
cooperativa che opera nella casa circondariale 'Lorusso e
Cutugno' è stata sospesa dall'incarico per avere intrattenuto
rapporti con alcuni attivisti nell'area anarco-insurrezionalista
e per aver pubblicato su Facebook foto di alcuni No Tav
arrestati in segno di solidarietà.
Il legale, l'avvocato Roberto Lamacchia, ha chiesto ai
giudici del Tar la revoca del divieto di lavorare nel carcere
delle Vallette. "Per tre anni lei ha svolto la sua attività nel
padiglione dei tossicodipendenti, che nulla hanno a che fare con
il Movimento No Tav, e l'ha fatto con buoni risultati - ha
spiegato il legale - Tutto questo non determina l'esistenza di
ragioni di sicurezza tali da allontanarla dal carcere". "Voglio
riavere il mio lavoro - commenta Angela - Non mi è stato nemmeno
permesso di salutare i ragazzi che seguivo".
Alcuni autonomi hanno organizzato un presidio di solidarietà
davanti agli uffici del Tar.
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