Sei anni di carcere è la condanna
chiesta dal pm Roberto Sparagna, a Torino, per Francesco
D'Onofrio, 61 anni, un ex presunto militante dell'organizzazione
terroristica Prima Linea processato per il possesso di dieci
kalashnikov e altre armi.
La vicenda è legata all'inchiesta Minotauro sulla presenza
della 'ndrangheta in Piemonte. Un pentito, fra l'altro, aveva
indicato in D'Onofrio (che negli anni Ottanta fu condannato per
la presunta partecipazione a un gruppo affiliato a Prima Linea,
il Colp) un vero e proprio boss della criminalità organizzata
calabrese. Dichiarazioni che D'Onofrio ha smentito: "La verità è
che con il mio passato mi sono fatto un nome. E qualcuno, forse
per darsi importanza, dice di conoscermi e tenta di tirarmi
dentro a certe situazioni. Ma io sono completamente estraneo a
quelle condotte e persino a quelle mentalità".
L'arsenale di cui è accusato D'Onofrio non è mai stato
ritrovato. La sentenza è prevista a novembre.
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