Due amministratori delegati di
altrettante società partecipate del Comune di Torino hanno
percepito compensi al di sopra del tetto massimo stabilito dalla
legge finanziaria per l'anno 2007 parametrato su quello del
sindaco. Lo ha accertato la Guardia di Finanza di Torino, che ha
svolto le indagini su delega della Procura della Corte dei
Conti. Il danno erariale è stato calcolato in 895 mila euro. Nei
confronti di uno degli amministratori delegato, è stato
verificato che, a fronte di una riduzione degli emolumenti a lui
dovuti, il cda dispose un'integrazione. All'altro amministratore
delegato è stato conferito invece un incarico professionale
biennale, poi convertito, con decreto a firma del sindaco di
Torino, in nomina triennale a consigliere e amministratore
delegato dell'azienda partecipata e il compenso venne maggiorato
del 15%. Dodici le persone a cui ora la Corte di Conti chiede di
risarcire i danni: due amministratori delegati, i componenti dei
cda, i funzionari comunali cui spettavano i controlli.
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