Nel 2023 in Molise sono stati
spesi 339 milioni di euro in beni durevoli, il 5,9% in più
rispetto al 2022, ma complessivamente è la penultima regione
d'Italia. Secondo quanto rilevato dall'Osservatorio Findomestic
(Gruppo Bnp) in collaborazione con Prometeia, in Molise
l'aumento della spesa in durevoli è comunque inferiore rispetto
al 6,4% medio delle regioni del Mezzogiorno e soprattutto
all'8,9% nazionale. In linea con le voci di spesa del Sud, anche
il Molise si mostra dinamico nella crescita della spesa dedicata
ai motoveicoli, superiore al dato medio italiano.
Le famiglie molisane hanno impegnato una media di 2.575 euro
a nucleo per gli acquisti in beni durevoli, valore inferiore di
255 euro alla media italiana, ma superiore di 458 euro a quella
del Mezzogiorno. Guida la spesa la provincia di Isernia con
consumi per 2.711 euro a nucleo, superiore al capoluogo di
regione, posizionandosi al 61/o posto nella graduatoria delle
107 province italiane, prima provincia di tutte quelle del Sud e
in vantaggio rispetto al 70/o posto di Campobasso (con 2.524
euro di spesa media per famiglia). Primato in positivo, quanto
in negativo per Isernia, provincia dove sono stati spesi 97
milioni di euro in beni durevoli, il 6,1% in più rispetto al
2022.
Una crescita contenuta a fronte di spese altrettanto modeste
che, come emerge dai dati dell'Osservatorio Findomestic,
posizionano Isernia all'ultimo posto nella graduatoria delle 107
province italiane in quasi tutti i comparti: auto nuove, usate,
elettrodomestici, IT e telefonia. Ciò nonostante, è la prima
provincia del Sud per spesa media a nucleo familiare in
durevoli, con 2.711 euro a nucleo. Secondo i dati
dell'Osservatorio Findomestic, il mercato dei beni durevoli a
Campobasso ha visto nel 2023 una crescita del 5,8% con spese
complessive per 242 milioni di euro (2.524 di spesa media per
famiglia). In particolare, il settore della mobilità ha guidato
questa espansione con 72 milioni di euro per acquisti in auto
usate (+17,2%) e 35 milioni per auto nuove (+16,6%). Accelerano
soprattutto le due ruote, con una crescita del 25,4% superiore
alla media italiana, per una spesa complessiva di 7 milioni
contro i 5 del 2022. Nell'ambiente domestico tengono bene gli
elettrodomestici, con 23 milioni di spesa complessiva (+1,5%).
In leggero calo invece il comparto mobili che si mantiene su
una spesa di 65 milioni (-0,2%). A subire la flessione più
evidente il segmento dell'elettronica di consumo (-29,4%, 8
milioni di euro), seguito dall'information technology (-5,6%, 9
milioni). Performance leggermente negativa, ma migliore della
media nazionale, nella telefonia, con 23 milioni di euro spesi
(-0,7%).
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