"Il presidente Toma dimentica
o non conosce i delitti commessi da questi soldati durante la
Campagna d'Italia, moltissimi furono i casi di violenze carnali,
ai danni di donne ma anche di uomini, conosciuti con il termine
'Marocchinate'. Anche il Molise ha pagato il suo tributo di
dolore a questa soldataglia. Infatti il Corpo di Spedizione
Francese in Italia ebbe il suo quartier generale a Venafro
(Isernia), e in territorio molisano avvennero fatti di questo
genere". E' quanto afferma in una nota il presidente
dell'Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate, Emiliano
Ciotti, in merito al messaggio diffuso oggi dal governatore del
Molise sul 25 aprile. "Toma - spiega Ciotti - nel suo messaggio
esalta le gesta, tra gli altri, dei 'soldati algerini, tunisini,
senegalesi e goumiers marocchini di etnia berbera - sono le
parole del presidente - uniti contro la barbarie e per dare
all'Italia le libertà negate dal ventennio fascista'. Peccato
che i soldati coloniali francesi, e in particolare i goumiers
marocchini, si siano macchiati di innumerevoli violenze ai danni
della popolazione civile italiana, anche in territorio
molisano". Ciotti invita quindi il presidente Toma a partecipare
alla "Giornata Nazionale in memoria delle vittime delle
Marocchinate", che si terrà il 18 maggio in diverse città
italiane per ricordare le vittime dei coloniali francesi. "Le
violenze contro i civili italiani - ricorda la nota
dell'Associazione - iniziarono con lo sbarco in Sicilia nel
luglio 1943, proseguirono in Campania, nel Lazio, in Toscana,
per terminare alle porte di Firenze a fine luglio 1944. Vari
episodi di violenza sono segnalati anche in Molise, Puglia e
Sardegna".
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