"Gli elementi raccolti provano
che Mohamed Abdulabi era pronto in prima persona a realizzare
attentati anche in Italia. Le sue conversazioni non lasciano
spazio a interpretazioni alternative e mostrano come il giovane
abbia ben chiaro cosa sia lo Stato islamico e la sua ideologia
ed è pienamente consapevole che il sostegno a quella causa passa
anche attraverso attacchi terroristici nei paesi occidentali".
È quanto scrive il giudice Teresina Pepe nella sentenza del
processo a carico dell'imam arrestato lo scorso anno a
Campomarino (Campobasso), mentre era ospite di un centro di
accoglienza, con l'accusa di terrorismo. Nelle diciotto pagine
del verdetto, depositate nei giorni scorsi, viene motivata la
condanna a due anni e mezzo a carico del giovane (attualmente
detenuto a Sassari) che progettava un attentato alla 'Stazione
di Roma'. L'inchiesta sulla vicenda è stata guidata dal
procuratore Armando D'Alterio.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA