All'unanimità il Consiglio
regionale ha approvato la proposta di legge che riconosce
Filottrano (Ancona) come "Città marchigiana della sartoria
artigianale". Con la legge, a iniziativa dei consiglieri Dino
Latini (Udc Popolari Marche - Listeciviche, primo firmatario) e
Mirko Bilò (Lega), la Regione intende valorizzare la storia e
lo stile della sartoria della cittadina quale emblema
dell'artigianato marchigiano. Le norme prevedono anche
l'istituzione di un premio regionale alle eccellenze sartoriali
filottranesi. Relatori per la maggioranza, Lindita Elezi (Lega),
l'opposizione Fabrizio Cesetti (Pd).
Sulla proposta di legge non sono mancate le obiezioni del Pd
che votato favorevolmente ma ha contestato, per voce del
consigliere Cesetti, l'assenza di risorse per svolgere le
attività previste dalla legge. I dem avevano presentato un
emendamento a firma della consigliera Manuela Bora proprio per,
parole di Cesetti, "mettere una pezza a questa situazione".
"Dare vita a iniziative didattiche, diffondere la storia della
sartoria - ha detto Cesetti - ci vogliono risorse in Bilancio e
non si fa a parole come siete abituati voi. La relazione deve
quantificare gli oneri e le risorse esistenti in bilancio, - ha
attaccato l'esponente dem - se non lo fa la proposta di legge
deve essere dichiarata inammissibile perché viola l'articolo 17
comma 6 bis della legge 196 del 2009". Il riferimento di
Cesetti, che ha motivato comunque il voto favorevole del Gruppo
per "l'opportunità di valorizzare la storia e lo stile della
sartoria della Città di Filottrano", è alle indicazioni della
Corte dei Conti circa le disposizioni correlate alla clausola
della neutralità finanziaria: "non dovete dare retta al Pd ma
alla Corte dei conti".
La replica alle critiche del Pd è arrivata dal capogruppo
della Lega Renzo Marinelli "si tratta - ha affermato, escludendo
qualsiasi problema con la giustizia contabile - di un
riconoscimento formale alla città di Filottrano, di città della
sartoria artigianale marchigiana, che non prevede costi per il
bilancio regionale. E' in condizione di invarianza finanziaria".
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