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Legge Urbanistica Marche, prorogati gli effetti del Piano Casa

Legge Urbanistica Marche, prorogati gli effetti del Piano Casa

Accordo Regione-Ministero Cultura, interventi in deroga Comuni

ANCONA, 03 aprile 2024, 17:12

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Prorogati nelle Marche gli effetti del Piano Casa, in via transitoria e fino al recepimento da parte dei Comuni marchigiani delle prescrizioni contenute nella nuova legge urbanistica. E' stato possibile, ha annunciato durante una conferenza stampa in Regione l'assessore all'Urbanistica, Stefano Aguzzi, in virtù dell'Accordo, recentemente e definitivamente approvato, tra Regione e Ministero della Cultura, come previsto dalla legge regionale sul governo del territorio. "Sarà così consentito ai Comuni - spiega la Regione - autorizzare interventi edilizi in deroga al piano regolatore generale, con incremento fino al 20% della volumetria dell'edificio previa delibera del Consiglio comunale". I termini dell'Accordo sono stati illustrati da Aguzzi, affiancato dal presidente della Regione Francesco Acquaroli, dal presidente di terza Commissione consiliare (Governo del territorio), Luca Serfilippi, e dalla dirigente del Servizio Urbanistica Maria Cristina Borocci. La Regione ha annunciato che scriverà a tutti i Comuni per metterli a conoscenza della situazione in merito alle attività rese possibili del Piano casa.
    Nell'occasione non è mancata una stoccata alle opposizioni dell'assessore Aguzzi e del consigliere Serfilippi. "Abbiamo assistito a tre giorni di Consiglio regionale - ha detto Aguzzi - in cuile opposizioni ci hanno contestato continuamente con decine e decine di emendamenti e ripetizioni sul fatto che la nostra legge sarebbe stata impugnata dal Consiglio dei Ministri e che non saremmo mai riusciti a fare l'accordo col Ministero della cultura. Per quel che riguarda il prosieguo del Piano Casa - ha aggiunto - la legge urbanistica della Regione Marche, non solo non è stata impugnata dal Cdm ed è quindi stata attuata ma la settimana scorsa abbiamo anche firmato l'accordo con il ministero della cultura che consente alla Regione Marche di essere l'unica regione in Italia, insieme all'Emilia Romagna, a poter proseguire con l'attuazione dei Piani casa". Chiaramente "con alcune limitazioni - ha precisato Aguzzi - essendo una deroga, perché tutto andrà in funzione al 100% quando i Comuni approveranno i nuovi piani urbanistici generali (Pug); fino a quel momento la deroga consentirà comunque di poter andare a portare avanti le attività legate al piano casa su tutte le parti dei territorio, eccetto nei centri storici".
    La legge si compone di 36 articoli ed è entrata in vigore il primo gennaio 2024: "prevede - ricorda la Regione - un periodo transitorio da 12 a 48 mesi per approvare i nuovi piani proposti dalla legge e di 12 mesi per approvare il nuovo Piano paesaggistico regionale (Ppr). In questo periodo i Comuni potranno valutare in piena autonomia gli interventi di riqualificazione in deroga nel rispetto dei contenuti dell'Accordo, che costituisce pertanto il riferimento necessario e indispensabile per dare attuazione a tali deroghe". Gli interventi "dovranno garantire il miglioramento della qualità dell'edificato, la qualità diffusa del costruito e la configurazione complessiva in termini di numero di piani, allineamenti principali, materiali, tipologia edilizia rispetto agli edifici e al contesto circostante". L'Accordo tra Regione e ministero è stato sottoscritto dal presidente della Regione e dai dirigenti della Direzione Generale Abap e del Segretariato Regionale per le Marche: compone di 6 articoli. In particolare, l'articolo 3 "Disciplina di applicazione" stabilisce i "criteri per verificare l'attuabilità degli interventi in deroga esclusivamente nelle zone territoriali omogenee B ed E, cioè nelle zone consolidate a ridosso dei centri storici e nelle zone agricole. Nel resto del territorio, ad eccezione delle zone A del centro storico dove non sono consentiti interventi in deroga, gli stessi non sono soggetti al rispetto dei contenuti dell'Accordo". "Per agevolare l'individuazione univoca degli edifici oggetto di tutela - fa sapere l'amministrazione regionale - è stato predisposto dagli uffici un apposito webgis e il relativo manuale d'uso".
    "Si tratta - ha detto Acquaroli - di un accordo importante anche a tutela della nostra economia locale, che ci consente di preservare e poter continuare a utilizzare uno strumento come il Piano casa, seppure in maniera ridotta rispetto al passato. È un accordo che è di buon senso e credo che potrà essere utile, un risultato che contraddistingue la nostra regione ed è un'opportunità di cui altre regioni non usufruiscono più e che potrà diventare elemento strutturale quando la nuova legge urbanistica, che a nostro avviso dà una visione chiara, dà concretezza e rispetto al territorio, sarà pienamente operativa.
    Un'opportunità per coniugare le esigenze di tutela dell'identità paesaggistica e dei valori culturali con quelle della valorizzazione del patrimonio costruito e dell'attrattività del territorio marchigiano".
    "Oggi presentiamo un atto importante che riguarda lo sviluppo urbanistico nella nostra regione - ha specificato Aguzzi - La nuova legge urbanistica non solo non è stata impugnata dal Governo nazionale ma abbiamo ora anche l'accordo con il ministero della Cultura che consente alla Regione Marche, unica in Italia insieme con l'Emilia Romagna di poter proseguire con l'attuazione dei Piani Casa. Ci saranno alcune limitazioni, poiché si tratta di una deroga, finché non si andrà a regime quando i Comuni approveranno i Pug (Piani urbanistici generali).
    Fino a quel momento la deroga consentirà di portare avanti le attività legate al Piano Casa su tutte le parti del territorio, tranne i centri storici".
    "È una grande occasione di sviluppo e un'eccezionale agevolazione concessa alla nostra Regione - ha commentato ancora Aguzzi - nell'ambito dell'attività congiunta con il Ministero della Cultura, di redazione della legge stessa che ha permesso anche di superare il vaglio di legittimità dello Stato".
    Serfilippi ha ricordato "l'iter complesso che ha richiesto mesi di audizioni e lavoro. Ringrazio il relatore di maggioranza Andrea Assenti e tutta la commissione per il grande sforzo profuso. - ha concluso - Questi sono i primi frutti che aziende e famiglie attendono per poter continuare ad ampliare in deroga la propria azienda o casa".
   

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