Nelle Marche la Rete delle Aree protette è composta da 2 Parchi Nazionali, un Parco Interregionale, 3 Parchi Regionali, 3 Riserve Naturali Statali e 4 Riserve regionali. A questa rete che tutela circa il 10% del territorio si aggiungono altri siti protetti, la maggior parte dei quali rientranti nella Rete Natura 2000. A questo scenario è stato dedicato il convegno "II ruolo dei parchi nazionali nella tutela e nel ripristino degli ecosistemi naturali" organizzato dai carabinieri forestali a Visso (Macerata), in collaborazione con l'Ente Parco dei Monti Sibillini in occasione della Giornata Europea dei Parchi.
Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, istituito nel 1993, è l'area protetta più vasta che tutela un paesaggio suggestivo costituito da una catena montuosa con diverse cime sopra i 2.000 metri, da estesi altipiani e da fondo valli attraversati da corsi d'acqua, boschi e gole. Un tesoro di biodiversità. Centinaia sono le specie floristiche presenti tra le quali il genepì dell'Appennino, la stella alpina dell'Appennino, l'anemone alpino, il giglio martagone, l'uva orsina, varie orchidee. Numerose le specie faunistiche fra i mammiferi il lupo, il gatto selvatico e la martora, fra gli uccelli l'aquila reale, il falco pellegrino, il gufo reale, mentre fra i rettili la vipera dell'Orsini e tra gli invertebrati il chirocefalo del Marchesoni (endemico del lago di Pilato).
A tutela delle Aree protette del territorio regionale sono preposti i Carabinieri per la Tutela Forestale e dei Parchi (appartenenti al Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri). I Carabinieri Forestali presenti nei Parchi Nazionali con i Nuclei Cc Parco (alle dipendenze dei Reparti Cc Parco) esercitano sia funzioni di sorveglianza sia funzioni di supporto tecnico agli Enti Parco nella gestione di iniziative di monitoraggio ambientale o di recupero e valorizzazione degli elementi naturali più minacciati, mentre nelle altre Aree protette i Nuclei Cc Forestali svolgono solo funzione di ordinaria sorveglianza.
Le attività svolte dai Carabinieri Forestali nelle Aree protette vanno dalla verifica del rispetto dei regolamenti e delle misure di salvaguardia al controllo del rispetto del vincolo idrogeologico, dalle verifiche sulla corretta gestione dei rifiuti al contrasto al bracconaggio, dal controllo delle utilizzazioni forestali alla prevenzione degli incendi boschivi, dalla repressione dell'abusivismo edilizio al controllo della circolazione fuoristrada, dalla tutela della flora alle attività di educazione ambientale, dal controllo dei flussi turistici al monitoraggio ambientale.
Nello scorso anno i Carabinieri Forestali nelle Aree protette regionali hanno svolto 6.377 controlli, contestato 503 illeciti amministrativi, inviato all'Autorità Giudiziaria 14 Comunicazioni di Notizia di reato, mentre nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini hanno operato 10.768 controlli, contestato 458 illeciti amministrativi ed inviato all'Autorità Giudiziaria 51 Comunicazioni di Notizia di reato. I Carabinieri Forestali, nelle Aree protette, tutelano i tesori del patrimonio naturalistico e svolgono la funzione di "sentinelle dell'ambiente", ma anche di mitigazione dei conflitti.
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