Nonostante i suoi lavori siano da
tempo ampiamente apprezzati, come dimostrato da recensioni su
testate nazionali e riconoscimenti come il Premio Bergamo,
Adrián Bravi non riesce a nascondere la genuina sorpresa di
ritrovarsi tra i dodici finalisti del Premio Strega 2024, con il
suo libro Adelaida (Nutrimenti). "Non mi sarei mai aspettato di
arrivare fin qua. Oltre alla mia, ci sono tante opere belle,
importanti. Essere rientrati in questa rosa è già abbastanza,
però, certo, se sei tra i dodici non puoi che sperare di
rimanere nella cinquina" dice, secondo una nota dell'ufficio
stampa dell'Università di Macerata. Argentino di nascita,
recanatese di adozione, è stato selezionato tra gli 82 candidati
su segnalazione di Romana Petri, finalista dello scorso anno.
Laureato in filosofia all'Università di Macerata, oggi lavora
nell'Ateneo come bibliotecario.
"È un collega sempre cordiale e di grande discrezione -
commenta il rettore di Unimc John Mc Court -. Tanti di noi lo
incrociano ogni giorno per i corridoi, nelle sale, lavorano al
suo fianco. Penso quindi di parlare a nome di tutta la comunità
universitaria dicendo che il suo riconoscimento ci rende felici,
è un meritato coronamento del suo talento e della sua passione
per la scrittura".
A questa passione Bravi dedica quasi tutto il suo tempo
libero. "Va tutto a discapito della vita privata - racconta -.
Oltre al lavoro, la mia vita è questa. C'è pochissimo spazio per
altre cose, a volte anche a discapito del sonno". Ai suoi
progetti si aggiungono tante richieste di collaborazioni per
prefazioni di libri, ad esempio, o antologie. "All'inizio fa
molto piacere, perché significa essere apprezzati, ma poi mi
rendo conto che devo tagliare per poter portare avanti le mie
opere". Ora per Bravi si apre una primavera intensa. "Ci sarà
tutto il tour dello Strega. Mi hanno già invitato all'Istituto
italiano di Stoccolma. È un po' impegnativo, ma va bene".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA