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Anci Marche-Polizia, insieme per la cyber-sicurezza dei Comuni

Anci Marche-Polizia, insieme per la cyber-sicurezza dei Comuni

Impegno per tutela delle infrastrutture digitali e banche dati

ANCONA, 29 marzo 2024, 19:59

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Sottoscritto il Protocollo d'intesa per la prevenzione ed il contrasto dei crimini informatici per i sistemi informativi "critici", essenziali per le funzioni di Anci Marche e dei Comuni da essa rappresentati. L'accordo è stato siglato dal dirigente del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per le Marche, vice Questore aggiunto Lorenzo Sabatucci e dal presidente di Anci Marche, Marco Fioravanti e fa parte del più ampio "progetto pro-c2si" - progetto per la cybersicurezza dei comuni italiani", diretta attuazione della Convenzione Quadro tra la Polizia di Stato e Anci del luglio 2023, firmata dal Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza e dal Presidente di Anci.
    Il protocollo prevede "l'impegno ad adottare procedure di intervento e un costante scambio di informazioni per la tutela delle infrastrutture digitali e delle banche dati gestite dai Comuni, e l'organizzazione di momenti di formazione dedicata a tecnici, per una migliore e più pronta capacità di primo intervento e di immediata segnalazione ai Centri operativi in caso di attacchi, e al quadro direttivo e dirigenziale dei Comuni - per elevare il livello di consapevolezza dei rischi ai quali l'Ente locale o l'Associazione regionale possano risultare esposti".
    In tale ottica, l'accordo odierno "sancisce una proficua e strategica collaborazione a livello regionale, finalizzata a innalzare il livello di sicurezza dei sistemi informativi della stessa Anci e dei Comuni marchigiani, con la condivisione dei necessari elementi conoscitivi sulle principali minacce e sulle modalità di realizzazione dei più insidiosi attacchi informatici, consentendo così di approntare le più adeguate misure di sicurezza informatica e con l'organizzazione di percorsi di formazione mirata, finalizzati a migliorare la sicurezza e l'efficacia dei servizi resi alla collettività. La cooperazione tra i diversi attori istituzionali, rilevanti nel c.d. ecosistema cyber, testimonia il percorso essenziale da percorrere per la costruzione di un sistema di condivisione di conoscenze ed esperienze professionali diversificate, nell'ottica di un costante miglioramento dei servizi resi in favore dell'utenza".
    Nel corso dell'incontro Fioravanti ha rimarcato l'importanza della firma del protocollo "perché puntiamo a mettere in protezione i 225 comuni delle Marche attraverso un rapporto stretto e costante con la Polizia Postale che cura l'investigazione dei crimini informativi e digitale e potrà aiutare i comuni di Anci Marche anche sotto l'aspetto della prevenzione così da arginare i possibili attacchi criminali che possono portare all'interruzione dei servizi essenziali che il comune eroga ai cittadini. Il protocollo prevede un'attività formativa per i quadri e dirigenti dei comuni per prevenire sempre di più e meglio eventuali disagi". Il protocollo firmato nelle Marche è tra i primissimi sottoscritti in una regione italiana. "Il cybercrime, con la sua potenza pervasiva, - ha osservato Sabatucci - rappresenta ormai una delle minacce principali - se non, davvero, la più rilevante - alla libertà ed all'incolumità delle persone, alla tenuta del sistema economico e produttivo, al sereno svolgimento della vita associata.
    Dinanzi a tale contesto, è possibile erigere efficaci difese solo a patto di concentrare, in chiave sinergica e collaborativa, gli sforzi di tutti gli operatori della sicurezza - istituzionali, privati e della ricerca - dirigendoli verso lo sviluppo di risorse utili al contrasto, ma più ancora alla prevenzione. In questa direzione si muove il Protocollo siglato oggi con Anci quale tassello di fondamentale e strategica importanza per l'avvio di una proficua ed attiva collaborazione a livello regionale, finalizzata a migliorare il livello di sicurezza dei sistemi informativi della stessa Anci e dei Comuni marchigiani, a partire da quelli con popolazione superiore ai ventimila abitanti".
   

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