L'industria manifatturiera delle
Marche chiude il 2023 con attività produttiva e commerciale in
calo rispetto ai livelli rilevati nello stesso periodo del 2022,
da ottobre a dicembre 2023 -4,4%, più debole del dato nazionale
(-3,0%).
Secondo i risultati dell'Indagine Trimestrale condotta dal
Centro Studi "Giuseppe Guzzini" di Confindustria Marche, in
collaborazione con Intesa Sanpaolo, nel trimestre
ottobre-dicembre 2023 è in calo l'attività commerciale
complessiva: le vendite in termini reali registrano una
flessione del 5,1% rispetto allo stesso periodo del 2022, con
una contrazione sul mercato interno, -12,6%, e una sostanziale
stabilità su quello estero, +0,7%. Positiva la dinamica per
l'Alimentare, i Mezzi di trasposto, la Chimica e la Farmaceutica
e, in parte, le Calzature. Stazionarie o in calo le vendite per
tutti gli altri settori. Nella media del trimestre
ottobre-dicembre 2023 i livelli occupazionali sono diminuiti
(-0,4%).
"Anche l'industria regionale soffre il permanere di crisi
pregresse e l'apertura di nuovi fronti di instabilità", il
commento del presidente di Confindustria Marche Roberto
Cardinali. "Tuttavia - aggiunge -, il quadro di incertezza che
ha caratterizzato gli ultimi mesi del 2023 sembra migliorare
nelle dichiarazioni degli operatori. Seppur ancora in campo
negativo, le prospettive per i primi mesi del 2024 sono
moderatamente ottimistiche, specie con riguardo ai mercati
esteri. Restano infine bassi - conclude Cardinali - i livelli di
investimento, frenati dal permanere del clima di incertezza
ereditato dall'anno passato".
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