Undici cittadini cinesi, tra i
quali una minorenne, lavoravano alcuna tutela per la loro
sicurezza e salute sono state scoperte in un laboratorio,
ubicato in un immobile isolato in aperta campagna nel territorio
di Mogliano (Macerata), durante un accesso ispettivo da parte
del personale dell'Ufficio Immigrazione della Questura di
Macerata, della Stazione Carabinieri di Mogliano. Denunciate due
donne di nazionalità cinese: l'intestataria della ditta e
l'altra che la gestiva di fatto, tutte e due in regola con le
norme sul soggiorno in Italia. L'opificio, composto in due vani
a piano terra del casolare, è risultato privo del documento di
valutazione dei rischi, del piano di evacuazione, i titolari
inoltre non avevano provveduto ad eseguire l'informazione e la
formazione dei lavoratori, non era stata garantita la
sorveglianza sanitaria per i lavoratori, risultava anche la
mancare la nomina del medico competente, inoltre i locali si
presentavano insalubri e in mediocre condizioni igienico
sanitarie. Le titolari saranno deferite alla Procura dei Minori
anche per aver adibito a lavoro la minorenne, non impiegabile.
L'attività imprenditoriale è stata sospesa e sono state
comminate sanzioni per 130mila euro.
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