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Borsellino: Saltamartini, vie o piazze dedicate in ogni Comune

Borsellino: Saltamartini, vie o piazze dedicate in ogni Comune

Davanti Regione Marche cerimonia per 30 anni strage via D'Amelio

ANCONA, 19 luglio 2022, 12:03

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Ogni Comune delle Marche dovrebbe avere una via o una piazza dedicata a Paolo Borsellino e Giovanni Falcone. Invito chi ancora non le ha a farlo. Dobbiamo avere in ogni città il loro nome perché sono eroi dei nostri tempi". Così l'assessore regionale alla Sicurezza Filippo Saltamartini è intervenuto oggi alla cerimonia di commemorazione per i 30 anni dalla strage di via D'Amelio. Una cerimonia che si è tenuta nel piazzale Emanuela Loi di Palazzo Leopardi, a cui hanno partecipato autorità civili e militari. Presenti anche la presidente del Tribunale di Ancona Edi Ragaglia e il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli. Saltamartini ha ricordato Borsellino e i suoi valori, rivelando di averlo conosciuto nel 1988.
    "Avevano appena approvato la nuova delega di procedura penale - ha detto l'assessore -, dicevamo addio al codice Rocco.
    Borsellino era con la figlia Fiammetta, avrà avuto 12/14 anni, era al ristorante e il capo della scorta gli disse 'si sposti dottore, perché alle spalle ha una finestra e può essere pericoloso'. Lui rispose 'quando vogliono mi possono ammazzare'.
    Quattro anni dopo non c'era più. Mi colpì quella frase detta davanti alla figlia. Noi dobbiamo ricordare anche il sacrificio delle loro famiglie e delle tante vittime". Piazzale Emanuela Loi, antistante una delle sedi istituzionali della Regione che ospita, insieme a uffici della Giunta regionale anche l'Aula consiliare dell'Assemblea legislativa, è stata intitolata, il 5 ottobre 2019, proprio ad una delle vittime della strage. Il 19 luglio 1992, insieme a Borsellino, persero la vita gli agenti della sua scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
    Un dipinto che raffigura Falcone e Borsellino è stato donato dagli studenti della prima B dell'istituto d'arte Mannucci di Ancona, rappresentato dal preside Francesco Maria Orsolini.
   
   

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