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I minatori cinesi in un reportage storico di Chiucchiù

I minatori cinesi in un reportage storico di Chiucchiù

A Arcevia scatti di 20 anni fa immortalano vita remoto villaggio

ANCONA, 17 giugno 2022, 12:37

Redazione ANSA

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Tra il 18 giugno e il 24 settembre prossimi l'Atelierphos di Castiglioni di Arcevia (Ancona) ospita una mostra fotografica tratta da un raro réportage realizzato oltre venti anni fa in Cina, nella provincia del Guizhou, dal giornalista e reporter Giuseppe Chiucchiù. "Cina. I minatori della provincia di Guizhou", il titolo della rassegna che raccoglie una sequenza di straordinari scatti eseguiti in un piccolo e remoto villaggio del distretto di Pingba, all'interno di una miniera di carbone gestita dagli abitanti con metodi arcaici. Si tratta di fotografie scattate in condizioni estreme, nelle viscere della terra, in cunicoli bassi e bui: un materiale che per la sua peculiarità rappresenta una sorta di documento storico. La fortissima evoluzione degli ultimi decenni (nel corso dei quali il Guizhou ha trasformato la sua struttura produttiva ed ha assunto una funzione trainante per l'economia cinese, arrivando ad essere una delle prime regioni del Paese per il tasso di crescita del Pil), ha ormai relegato nelle pieghe della storia le immagini di quei cunicoli nei quali i minatori, fra loro anche dei bambini, trascinavano il carbone raccolto in cesti di vimini per portarlo all'esterno. Quella miniera ancestrale forse oggi non esiste più, e quelle colte da Chiucchiù sono state probabilmente le ultime fotografie che ci restituiscono un tempo e un contesto ambientale pressoché scomparsi in una Cina che conservava all'epoca, in quelle località periferiche nelle quali era rarissimo imbattersi in visitatori europei, le tracce visibili del suo passato, oltre ai colori e al fascino dei costumi e delle usanze di comunità linguistiche ed etniche di antica origine, come quella dei Dong o quella dei Miao, oggetto quest'ultima di un'altra sequenza di scatti di Giuseppe Chiucchiù.
    Quelle raccolte nella mostra di Atelierphos sono foto che Chiucchiù aveva realizzato e "salvato", dopo un avventuroso viaggio condotto in parte in corriera o su mezzi di fortuna; foto che dopo il suo rientro in Europa avevano trovato spazio su importanti testate giornalistiche italiane e tedesche.
   

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