"È un regolamento che sta dentro
una strategia complessiva, che punta a dare la massima qualità
possibile al centro storico e aiutare il commercio. Tutto il
resto sono polemiche sterili e interpretazioni strumentali,
fatte da chi non vuol capire". Il sindaco di Pesaro e
coordinatore nazionale dei sindaci dem Matteo Ricci fa chiarezza
sul regolamento per il decoro urbano presentato lo scorso
martedì che dice no a nuovi bazar etnici, ma anche a nuovi
distributori automatici di cibo e bibite, centri scommesse o
sexy shop nel centro storico di Pesaro, nella parte cittadina
racchiusa "tra il cardo e il decumano" (via San Francesco e
corso XI Settembre e, perpendicolarmente, via Branca e via
Rossini, compresa la centralissima piazza del Popolo). Decisione
seguita da una serie di polemiche.
"Le strumentalizzazioni sono fatte da chi non ha letto il
regolamento. - afferma Ricci - Le accuse di razzismo? Penso di
essere uno dei sindaci più anti-razzisti al mondo e quello che
ho fatto in questi anni lo dimostra". "L'Amministrazione crede
nella liberalizzazione. - osserva - Siamo convinti che ognuno
possa aprire l'attività che vuole, ovviamente purché sia lecita.
Ma nelle vie principali della città abbiamo pensato di mettere
un limite per le nuove attività. "Lo hanno già fatto altre
città, - ricorda il Comune - come Firenze e Arezzo e altre sono
già al lavoro per adottarne uno simile".
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