A Ismaele Lulli, il 17enne sgozzato
a Sant'Angelo in Vado, fu tesa una trappola: il ragazzo incontrò
i suoi carnefici Igli Meta e Marjo Mema alla fermata del bus per
andare a fare un bagno al fiume. Salì spontaneamente sull'auto
di Meta, senza costrizioni, diretta a San Martino in Selva Nera,
luogo dell'omicidio. Lì il ragazzo, più alto e robusto dei suoi
aggressori, fu colto di sorpresa, legato e colpito con tanta
forza con un coltello che fu quasi decapitato.
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