MILANO - In occasione dei 75 anni della società, Snam ha riunito per la prima volta i suoi partner investitori in una giornata di studio e approfondimento sul futuro dell'energia e del gas naturale. L'evento è andato in scena al Museo della Scienza e della tecnologia di Milano e ha coinvolto oltre 600 persone tra fornitori, partner industriali, dipendenti, accademici, media, investitori ed esponenti delle istituzioni nazionali e internazionali.
"Oggi iniziamo a porre le basi della Snam al 2030. Siamo convinti che il gas naturale avrà un ruolo centrale nella green economy grazie alle tecnologie che lo renderanno sempre più sostenibile e rinnovabile. Siamo pronti a cogliere questa opportunità facendo leva sul nostro primato europeo nelle infrastrutture e su competenze d'eccellenza che arricchiremo con attività di ricerca e sviluppo sulla decarbonizzazione" ha detto l'amministratore delegato della società, Marco Alverà.
"Il nome Snam è strettamente legato alla storia industriale del nostro Paese ed è riconosciuto in tutta Italia come sinonimo di competenza e affidabilità. Siamo convinti che i valori che in questi primi 75 anni hanno consentito a Snam di crescere siano gli stessi che ci permetteranno di proiettarci nel futuro a medio-lungo termine" ha assicurato il presidente Carlo Malacarne. Durante l'evento è stato presentato il progetto di comunicazione "Re-Source", composto da un libro e da una mostra sul gas naturale nel futuro dell'energia.
Il volume, edito da Rizzoli e curato dal giornalista e storico Paolo Mieli e dall'economista Daniela Viglione, ripercorre la storia, il presente e le prospettive del gas naturale, dalla metanizzazione dell'Italia all' internazionalizzazione di Snam fino agli scenari geopolitici e tecnologici. La mostra, allestita fino al 6 gennaio al Museo della Scienza di Milano, ruota intorno al cosiddetto "quadro sinottico" della rete nazionale dei gasdotti, il "cervello" del sistema di trasporto del gas. Utilizzato da Snam per circa 30 anni, dopo la sua recente sostituzione il quadro di controllo lungo 33 metri è stato donato allo stesso museo milanese, dove resterà esposto in maniera permanente nel piano dedicato all'energia.
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