Utilizzare l'IA per assistere il
patologo nell'analisi dei vetrini contenenti i tessuti della
biopsia. E' questa la sfida di un macroprogetto che vede come
capofila l'Università degli studi Milano-Bicocca e coinvolge
l'Università Ca' Foscari di Venezia, presentato questa mattina
al World Health Forum Veneto da Marco Nobile, professore
associato del Dipartimento di Scienze Ambientali Informatica e
Statistica dell'ateneo veneziano. Un lavoro che coinvolge
informatici e patologi, e sta portando allo sviluppo di un
software in grado di analizzare in tempo reale i vetrini.
Uno strumento che consente di superare i problemi connessi
alla privacy legati alla condivisione di dati fra diverse
strutture sanitarie: se i dati restano in loco, vengono
condivisi i modelli matematici. "Scandagliando i vetrini,
l'algoritmo basato sull'AI - ha spiegato Nobile - accende delle
spie segnalando al patologo le possibili anomalie, semplificando
e supportando così la sua attività di diagnosi che oggi richiede
l'osservazione di un numero massivo di scansioni di vetrini". Un
futuro sviluppo del progetto riguarda la costruzione di
un'infrastruttura informatica distribuita in grado di
massimizzare la privacy e la sicurezza dei dati.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA