"Non sono mai stato omofobo in vita
mia ed è un insulto alla mia persona lasciarlo intendere con
dichiarazioni piene di menzogne". Cosi il consigliere comunale e
segretario provinciale della Lega Samuele Piscina ha replicato
all'accusa di omofobia e omotransfobia, dopo le polemiche
scatenate dal suo intervento nell'aula del Consiglio comunale,
dove ha parlato di "transessuali che sputavano sangue infetto
alle forze dell'ordine" nella zona di via Padova.
"Il riferimento era a un singolo episodio realmente accaduto
sotto i miei occhi, nel 2016, prima che facessimo la cancellata,
quando un cittadino sudamericano transessuale, solito a
prostituirsi all'angolo con via Mosso, anche recentemente
arrestato per atti osceni in luogo pubblico fuori da una scuola
- ha proseguito -, si è tagliato con una bottiglia di vetro
sputando il sangue contro gli agenti e urlando di essere malato
di Hiv per tenerli lontani. Sono scene che purtroppo in via
Padova si susseguivano di continuo. Fatti realmente accaduti
sotto i miei occhi e riportati nei verbali delle frze
dell'ordine che nulla hanno a che fare con transfobia o
sierofobia".
"Da sinistra cercano solo di sviare l'imbarazzo della
presenza di 2 consiglieri di maggioranza agli scontri contro la
Polizia", ha concluso.
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