/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ucciso in piazza, ex assessore chiede la giustizia riparativa

Ucciso in piazza, ex assessore chiede la giustizia riparativa

Processo a Pavia, genitori e fratelli della vittima dicono no

PAVIA, 02 febbraio 2024, 16:53

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

-     RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

E' iniziato questa mattina, a Pavia, il processo a Massimo Adriatici, avvocato di 49 anni, ex assessore leghista alla sicurezza di Voghera, imputato per eccesso colposo di legittima difesa per la morte di Youns El Bossettaoui, ucciso la sera del 20 luglio 2021 da un colpo sparato dalla sua pistola in piazza Meardi a Voghera. La vittima, un 39enne di origini marocchine alle prese con problemi psicologici e che viveva per strada, morì per l'emorragia provocata dal proiettile.
    Nell'udienza di oggi, dopo la verifica iniziale delle parti, i legali di Adriatici (gli avvocati Gabriele Pipicelli e Luca Gastini) hanno chiesto che l'imputato (che non era presente in aula) possa accedere alla "giustizia riparativa": "Da parte del nostro assistito - ha spiegato poi fuori dall'aula l'avvocato Pipicelli - c'è la volontà di ricomporre il rapporto con i familiari di Youns". Un percorso che prevede anche un accordo a livello economico.
    I legali delle parti civili oggi presenti in aula (i genitori e i fratelli e le sorelle di Youns) si sono opposti. Prima di esprimersi sulla richiesta di Adriatici, la giudice Valentina Nevoso dovrà sentire anche la vedova, rappresentata dall'avvocato Lara La Piscopia: "Tendenzialmente siamo favorevoli - ha commentato l'avvocato La Piscopia -, ma prima aspettiamo che venga ascoltata la moglie di Youns".
    Il processo riprenderà il 3 aprile, udienza nella quale cominceranno ad essere ascoltati i circa 100 testimoni citati da accusa e difesa. I legali di Adriatici insistono sul fatto che il loro assistito abbia agito esercitando la "legittima difesa", mentre gli avvocati di parte civile hanno più volte chiesto che all'imputato sia contestato il reato di omicidio doloso. La sentenza dovrebbe arrivare a novembre.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza