(ANSA) - MILANO, 02 DIC - I prezzi in aumento al consumo di
prodotti lattiero caseari stanno disincentivando i consumi in
quantità: sfiora il 3% il calo di formaggi e latticini nei primi
nove mesi del 2022, mentre il carrello della spesa per latte e
derivati è aumentato di oltre il 4%. Positivo invece l'export di
formaggi e latticini, cresciuto in valore e in quantità. I dati
di Confagricoltura sono stati al centro dell'approfondimento
proposto da CremonaFiere nel contesto delle Fiere Zootecniche
Internazionali di Cremona (1-3 dicembre).
Comparto strategico della zootecnia, secondo Confagricoltura,
è quello ovicaprino: l'Italia Paese è al primo posto per
produzione di formaggi a base di latte di pecora, al terzo per
la produzione di latte ovino dietro Grecia e Spagna e al settimo
posto per la produzione di cani ovicaprine. Benché con circa 0,8
miliardi di euro di valore della produzione il comparto
ovicaprino incida solo per poco più dell'1% sulla produzione
agricola nazionale e il 4,4% del valore della produzione
zootecnica, esso costituisce, specie per alcuni territori, un
presidio essenziale e anche un elemento notevole per la crescita
e l'occupazione di alcune aree vocate.
"Lo scopo importante della fiera - dichiara Roberto Biloni,
presidente di CremonaFiere - è quello di far incontrare tutti i
soggetti coinvolti in agricoltura e quindi nella filiera
agroalimentare. Quello del latte vaccino è un settore che riesce
a salvarsi grazie all'export, ma bisognerà fare ancora tanti
passi in avanti puntando sull'alta specializzazione che abbiamo
costruito in questi anni in Italia. L'altro settore importante
che riteniamo faccia parte del comparto zootecnico è quello
ovicaprino che vogliamo aiutare a crescere mettendo a
disposizione il sistema di rete che a Cremona abbiamo creato
includendo chiunque abbia voluto e voglia apportare idee di
sviluppo". (ANSA).
Confagricoltura, consumo di formaggi e latticini in calo
Dati diffusi alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona
