Nella Città metropolitana di Milano
e nelle province di Lodi, Monza e Brianza operano 21 mila
esercizi di ristorazione. Queste attività in condizioni normali
in un mese tipo realizzano circa 752 milioni di ricavi. Nello
scenario della attuale zona gialla perdono 222 milioni pari al
-30% della condizione normale. Nello scenario con solo asporto e
delivery con limitazioni di orario perdono 444 milioni pari al
-59% dello scenario di normalità.
"Teniamoci stretta la zona gialla - ha commentato Marco
Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano - ma
quanto prima torniamo alla normalità. I dati dicono che le
attività sono ancora in grande sofferenza: bar e ristoranti
chiusi alle 18, coprifuoco dalle 22, centri commerciali chiusi
nei pre-festivi e festivi. Certezza e programmazione sono
passaggi fondamentali per le imprese che non sono come degli
interruttori. Aspettiamo il DL quinques per una vera boccata
d'ossigeno".
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