Due sessantenni bergamaschi sono
stati denunciati dai carabinieri forestali di Cremona, in
collaborazione con gli agenti della Polizia provinciale, perché
scoperti con un impianto di cattura con reti da uccellagione
(del tipo cosiddetto "brescianella") con sostegni in pali di
bambù, fissati con bacche per attirare e intrappolare gli
uccelli. I militari e gli agenti hanno smantellato e sequestrato
l'impianto, i materiali, due fringillidi, otto passeriformi ed
esemplari di picchi rossi maggiori abbattuti (una specie
protetta e non cacciabile).
Nell'auto di un bracconiere un sacco con due tordi vivi, un
altoparlante e cassette acustiche solitamente utilizzati come
"richiamo acustico". I due sono stati denunciati per
uccellagione, detenzione di mezzi per l'uccellagione non
consentiti, omessa custodia di armi da fuoco e contraffazione di
pubblici sigilli (alle zampe degli uccelli era stato applicato
un anello per fingere fossero nati in cattività).
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