"In America
hanno estremizzato tutto, ma lo snowboard non è uno sport
estremo e chi lo pratica non è un acrobata, un saltimbanco, uno
scavezzacollo ma un atleta. Loro vogliono vedere il sangue, noi
formare dei campioni. E Michela è una di questi, un esempio per
tutti, ne nasce una così ogni vent'anni". Cesare Pisoni, ds
dello snowboard azzurro coglie l'occasione del titolo olimpico
vinto da Michela Moioli per fare festa e attaccare chi "disegna
questo sport come una roba da acrobazie. Noi veniamo dalla
formazione dell'alpino, questi sono atleti: gli americani si
devono vergognare. Questa pista olimpica dello snowboardcross
l'hanno disegnata loro, e ieri tra i maschi 11 sono finiti in
ospedale. Per quella delle ragazze abbiamo fatto apportare delle
modifiche ed è stato più regolare. Mi auguro che in futuro lo
snowboardcross venga promosso soprattutto in termini di
sicurezza".
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