''Sono abbastanza convinto che chi
ha fatto quella denuncia abbia fatto un autogol'': lo ha detto,
ai microfoni del Tgr Rai, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia
a proposito della denuncia che ha portato alla sua iscrizione
nel registro degli indagati per omissione di atti d'ufficio per
la mancata cancellazione delle trascrizioni dei matrimoni gay
contratti all'estero.
''Quello che ho fatto, e che hanno fatto anche altri sindaci,
non è un problema che riguarda la politica - si è difeso il
sindaco - o la valutazione sui matrimoni gay, ma era un atto
dovuto''. Una situazione già ieri definita ''assurda'' e che, ha
aggiunto, sarebbe ''superabile con una nuova legge di due
righe''.
Pisapia è tornato poi ad attaccare il ministro dell'Interno,
Angelino Alfano, autore della circolare che ha imposto ai
prefetti di richiedere ai sindaci la cancellazione delle
trascrizioni. Di quella circolare, ha ribadito, ''penso tutto il
male possibile''. Pisapia infine si è detto convinto che ''non è
stata concordata con tutto il governo ma è solo del ministro
dell'Interno''.
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