L'assessore alle politiche sociali
Sonia Viale ha spiegato il motivo per cui il centrodestra ha
votato contro la proposta del Pd di un reddito di inclusione di
400 euro al mese per le famiglie in stato di necessità. "Il Pd,
mi dispiace, non mi ha convinto" ha detto Viale perchè "la
proposta di legge ha finalità identiche a quella nazionale sul
contrasto alla povertà e all'esclusione sociale, che stanzierà
ben un miliardo e mezzo di euro, di cui trenta destinati proprio
alla Liguria. Intanto - ha ricordato - il Governo ha
drasticamente tagliato il fondo nazionale per le politiche
sociali, che è sceso da 311 a 99 milioni determinando una
riduzione dei trasferimenti alla Liguria per questo capitolo da
8,5 a 3 milioni di euro". Secondo Viale "il processo nazionale
non necessita di ulteriori provvedimenti delle Regioni" che,
proprio grazie al futuro intervento nazionale nel settore
"possono liberare risorse ad altre esigenze del sociale" in modo
da arginare gli effetti negativi dei tagli nazionali al settore.
Viale ha concluso leggendo la lettera inviata al ministro
Poletti dal presidente della Conferenza delle Regioni Bonaccini
il quale, dopo avere esaminato il testo licenziato dal Senato,
alla luce del ridimensionamento del fondo delle politiche
sociali, ha chiesto a nome della Conferenza che il Governo
permetta l'utilizzo delle risorse risparmiate sul fondo
nazionale povertà destinato all'inclusione sociale per
implementare il fondo delle politiche sociali in modo da
garantire la continuità dei servizi sul territorio
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