Doveva essere un pomeriggio d'estate come tanti altri per una ragazzina sedicenne genovese.
Prima in giro con le amiche per negozi, poi in un locale del centro la conoscenza con un ragazzo. Poi la decisione di invitarlo a casa sua per vedere assieme un film. Una serata come tante senza pensieri che invece per la giovane studentessa genovese si è trasformata in un incubo.
Perché il ragazzo avrebbe abusato di lei nonostante i continui rifiuti. Solo dopo la violenza la sedicenne è riuscita ad allontanare da casa il giovane. La ragazzina ha atteso il rientro dei genitori ai quali ha raccontato subito quanto le fosse appena successo.
I familiari l'hanno accompagnata al pronto soccorso dell'Ospedale Galliera di Genova dove è attivo il centro dedicato, diretto dal primario Paolo Cremonesi, che è punto di riferimento per le donne vittime di violenza. La ragazza ha cercato di spiegare quanto era successo ai medici e a quel punto il personale sanitario ha informato la Polizia.
In ospedale i medici del Galliera hanno sottoposto la giovane minorenne a tutti gli accertamenti del caso, disposti come da protocollo studiato con la prefettura nei casi di violenza, facendo scattare la denuncia.
A intervenire sono stati gli agenti della squadra mobile della Questura di Genova, sezione reati contro la persona, che hanno iniziato a ricostruire quanto accaduto. Per il momento però non hanno potuto interrogare la ragazzina perché si trova ancora in stato di choc. Appena il quadro clinico migliorerà la giovane verrà ascoltata e il suo racconto sarà utile per risalire al presunto aggressore.
Per ora a parlare con gli inquirenti che stanno indagando sul caso è stata la madre che ha raccontato quel che la figlia le ha riferito, spiegando tra l'altro di non poter indicare esattamente l'età precisa e il nome del ragazzo.
L'indagine viene seguita con il protocollo Codice Rosso e il primo obiettivo dagli investigatori è quello di risalire il più velocemente possibile all'identità del ragazzo che avrebbe compiuto la violenza. Per questo saranno importanti le parole della giovane vittima ma anche le testimonianze delle amiche e l'eventuale analisi dei filmati della videosorveglianza cittadina.
Tra i dati importanti ai quali si sta cercando di risalire vi è soprattutto l'età del giovane, per ora ancora sconosciuta assieme alla sua identità. Se infatti il ragazzo risultasse maggiorenne il fascicolo del caso diverrebbe di competenza dei magistrati della Procura ordinaria, altrimenti a seguire le indagini sarebbero i magistrati del Tribunale per i minorenni.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA