Avrebbe tentato quella stessa sera
di abusare di un'altra ragazza uno dei giovani francesi accusati
di aver violentato una studentessa di 19 anni a bordo della nave
Msc Seaside un settimana fa. Il dettaglio emerge dall'ordinanza
di custodia cautelare in cui la gip Elisa Camposaragna ha
disposto il carcere per due dei tre 19enni autori della presunta
violenza sessuale di gruppo. Si tratta di un'altra studentessa,
a bordo con la sua classe. Anche lei sarebbe stata attirata in
cabina con una scusa. Poi uno degli arrestati aveva cercato di
baciarla contro la sua volontà ma lei era riuscita ad
allontanarsi e aveva subito avvertito un professore affermando
che "alcuni francesi avevano cercato di molestarla
sessualmente".
Per la giudice i due che hanno partecipato direttamente allo
stupro della liceale di Roma hanno agito con "modalità
spregiudicate" in quanto "dopo essersi dimostrati amichevoli con
la ragazza e averle offerto vari drink - scrive la gip - ne
ottenevano la fiducia attirandola nella cabina" e "hanno agito
con spregiudicatezza dimostrandosi incapaci di dominare le
proprie pulsioni sessuali" Per il terzo, che si sarebbe limitato
a osservare la scena in silenzio, sono stati invece disposti gli
arresti domiciliari ma non può lasciare l'Italia né la città:
per questo dovrà scontare la misura cautelare in un'abitazione a
Genova. I tre francesi, provenienti dalla Regione dell'Haute
France e difesi dall'avvocato Andrea Scardamaglio,
nell'interrogatorio di garanzia hanno invece respinto le accuse
parlando di un rapporto sessuale che sarebbe stato consensuale.
Erano stati arrestati dai poliziotti della Polmare sabato nel
porto di Genova dopo la denuncia della ragazza che, sotto choc,
aveva raccontato prima ad alcuni compagni di classe e poi ai
suoi professori quanto le era accaduto.
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