Un operaio tunisino, già accusato
di maltrattamenti in famiglia, ha ucciso la moglie a coltellate
e poi si è suicidato. E' successo in una palazzina popolare di
Riccò del Golfo, nello spezzino. Secondo quanto si è appreso,
l'operaio (aveva 50 anni) era stato allontanato dalla famiglia
con un provvedimento specifico proprio perché autore di diverse
violenze nei confronti della moglie che aveva denunciato il
marito. I due ragazzi, entrambi adolescenti, da quanto appreso
non sarebbero stati presenti in casa durante i fatti.
L'uomo ha usato un coltello da cucina per infierire sulla
moglie e poi colpire se stesso al petto. L'arma è stata trovata
accanto al cadavere dell'uomo.
Ci sarebbe stata l'educazione troppo 'occidentale' dei figli
alla base delle continue litigate e delle violenze sulla moglie
sfociate poi nell'omicidio-suicidio di un operaio edile
tunisino. La moglie, di qualche anno più giovane di lui, aveva
da poco ottenuto la cittadinanza italiana e, a causa dei
continui litigi e violenze che subiva dal marito, si era decisa
a denunciarlo il 4 aprile scorso. Per questo l'uomo era stato
colpito da un provvedimento che gli impediva di avvicinarsi alla
casa dove viveva la moglie con i due figli.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA