Il Centro per il rimpatrio (Cpr) per la Liguria verrà realizzato all'ex caserma dell'esercito Camandone di Diano Castello, dismessa nel 1999. Anche se la Prefettura di Imperia non ha ancora comunicato l'ufficialità della decisione assunta dal ministero dell'Interno, secondo fonti autorevoli non ci sarebbero più dubbi. La notizia è trapelata ieri, quando al termine di un incontro con il prefetto di Imperia Valerio Massimo Romeo, i sindaci del Golfo Dianese, che insieme ad associazioni di categoria e cittadini hanno dato vita al 'Comitato No Cpr' hanno dichiarato "l'assoluta contrarietà alla decisione assunta a livello ministeriale di collocare il centro all'interno dell'ex caserma Camandone di Diano Castello", riservandosi di produrre un ulteriore documento, dopo quello inviato lo scorso ottobre direttamente al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi per affermare la propria contrarietà. "Inoltre - fanno sapere - il Comitato si riunirà quanto prima per individuare ulteriori azioni di contrasto da intraprendere".
Ioculano "è inutile, pagherà il territorio"
"Alla fine l'inutile centro di permanenza per il rimpatrio è arrivato e a pagarne il prezzo sarà l'area del dianese. Come Pd abbiamo sempre sostenuto che un Cpr nella nostra provincia non servisse, per le dinamiche della migrazione del nostro territorio. È stato invece più volte invocato dalla Lega e in particolar modo dal sindaco di Ventimiglia e questo è il risultato visibile a tutti". Lo scrive in una nota il consigliere regionale Enrico Ioculano. "Non condividiamo la scelta, non condividiamo l'utilità e non condividiamo le modalità con cui si è arrivati a definire l'apertura di questo centro - scrive Ioculano -. Quando si aprono strutture di questo tipo e lo Stato investe delle risorse economiche porre dei limiti in termini di persone ospitate è una pura illusione, perché solo chi non ha esperienza in questo campo sa che a seconda dell'emergenza la disponibilità numerica si deve ampliare. La realtà ci dice che le strutture si dimensionano in base alle necessità e all'urgenza contingente. Dispiace - conclude Ioculano - per quelle comunità e per quei sindaci che dovranno subire questa imposizione da parte del Ministero, ma sanno senz'altro a chi devono imputare la responsabilità di una scelta così scellerata".
Scajola "è un'offesa al territorio"
"Credo che sia un'offesa al nostro territorio e una mancanza di rispetto, perché non ci sono stati confronto e condivisione. E' la classica decisione arrivata dall'alto che non non vogliamo assolutamente tollerare". Lo ha detto l'assessore regionale Marco Scajola stamani a margine dell'inaugurazione del Salone Orientamenti al Palafiori di Sanremo commentando la notizia che il ministero dell'Interno ha scelto l'ex caserma Camandone di Diano Castello, in provincia di Imperia, per realizzare un Cpr. "E' una decisione che ci trova contrari - ha aggiunto -. Sono anche abbastanza sorpreso che, alla fine, ci sia stata questa accelerazione da parte del ministero. Mi auguro che il prefetto segnali la contrarietà forte di questo territorio, dei sindaci interessati e della Regione Liguria, sulla scelta di una delle località ad altissima partecipazione e frequenza turistica, per mettere un luogo come il cpr. Spero - ha concluso Scajola - che i nostri parlamentari eletti sul territorio possano intervenire e far sentire la loro voce e quella del territorio".
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