"In Liguria ogni famiglia spende
circa 1450 euro l'anno per curarsi e il 5,8 per cento dei liguri
ha rinunciato alle prestazioni sanitarie. È la fotografia che
emerge dai dati Istat presentati dalla Fondazione Gimbe sulla
spesa sanitaria delle famiglie nel 2022. Sono dati in netto
peggioramento rispetto all'anno precedente: la spesa delle
famiglie è aumentata dell'11,3 per cento rispetto al 2021 (il
doppio della media italiana)". Così il capogruppo del Partito
Democratico Luca Garibaldi commentando i dati Istat riferiti da
Gimbe sulla sanità ligure.
"E accanto a questo, la nostra regione, sempre secondo
l'Istat, vede circa 90 mila liguri che rinunciano a curarsi, un
fenomeno di povertà sanitaria che purtroppo continua a crescere.
La spesa della sanità "out of pocket" - quella privata di cui i
cittadini si fanno carico per pagarsi di tasca propria le
prestazioni - e l'aumento della povertà sanitaria, sono due
indicatori estremamente preoccupanti. Il pubblico non riesce a
garantire i servizi, i cittadini sono costretti a pagarsi le
cure, e se non possono, devono rinunciare a curarsi. E in questi
dati la Liguria, grazie alla disastrosa gestione Toti, si
ritrova ad essere la maglia nera del Nord Ovest. Visto il buco
di bilancio della sanità da 63 milioni per il 2023, il rischio è
che continui la spirale di maggiore spesa privata per chi può e
di abbandono delle cure per chi non ce la fa. Questa è la vera
emergenza sociale della nostra regione, ma Toti, continua a
spendere milioni di euro in propaganda, eventi e trofie gratis".
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