Prende il via il confronto tra il
ministero della Cultura e la Conferenza delle regioni e delle
province autonome, presieduta dal governatore ligure Giovanni
Toti, sul testo del nuovo Codice dello Spettacolo. Nella seduta
odierna della Commissione cultura della Conferenza, oltre a
delineare i principi generali del provvedimento, è stato
concordato con il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi
l'avvio di un tavolo tecnico per l'approfondimento delle
tematiche che coinvolgono direttamente le Regioni attraverso
competenze garantite dalla Costituzione.
"Sono soddisfatto di questo primo confronto - ha detto Toti -
in cui è emersa l'importanza di maggiori risorse e di una
revisione normativa per il settore dello spettacolo dal vivo,
uno dei più colpiti dal lungo lockdown conseguente al Covid.
Massima collaborazione da parte delle Regioni nella scrittura di
un testo da tempo atteso dagli operatori del settore, che deve
però tener conto, come sottolineato, della pluralità dei
territori. In questo senso gli Enti regionali possono
contribuire nell'esprimere al meglio le potenzialità del
comparto facendo luce su tutte le esigenze".
"È inoltre evidente la necessità di reperire ulteriori
risorse per lo spettacolo dal vivo - ha concluso Toti - e di
assicurare un equilibrio tra i compiti riservati allo Stato e
quelli di Regioni e Province autonome, sempre nel rispetto delle
numerose sentenze della Corte costituzionale che si è espressa
in materia. Con riferimento alle fondazioni lirico-sinfoniche,
per esempio, è stata rimarcata l'opportunità di mantenere un
forte coinvolgimento dei territori che, anche grazie all'impegno
degli interlocutori locali e agli strumenti offerti dalla legge
Bray, hanno finalmente trovato una strada d'uscita dalle pesanti
difficoltà finanziarie degli anni passati".
Il confronto sul piano tecnico proseguirà nei prossimi giorni
tra la direzione generale Spettacolo del ministero e una
delegazione delle Regioni guidata dalla Liguria.
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